Collana: Spiritualità biblica
Temi: Antico Testamento, Bibbia, Antropologia e sociologia, Vita spirituale
Il pudore non può consistere nella mania di velare il corpo della “donna tentatrice”. Si tratta invece di accettare che nessuno sia interamente visibile nella sua nudità: qualcosa sfugge sempre, l’altro non ha mai finito di “s-velarsi”.
Paradossalmente è proprio il discorso religioso, quando si basa su una lettura acritica del testo delle Scritture, a rischiare di essere quello più impudico. Perché il problema è l’uso che si fa di ciò che gli si è fatto dire, e nulla è più impudico che spogliare un testo dei significati che potrebbe ancora avere alla luce di nuovi contesti.
Un invito a rivisitare la propria tradizione, indagandone le fenditure e ascoltandone le voci sovversive.
Delphine Horvilleur
Delphine Horvilleur (Nancy 1974), rabbina del Movimento ebraico liberale di Francia, scrittrice e filosofa, dopo aver studiato medicina in Israele all’Università ebraica di Gerusalemme, lavora come giornalista nella redazione di France 2. Ha conseguito un doppio master in educazione ebraica e in letteratura ebraica all’Hebrew Union College di ...
Betty Varghese, La Civiltà Cattolica, 18/03/2023
Nudità e pudore
Gianfranco Ravasi, Pontificio Consiglio della Cultura, 01/12/2021
Voci di donne
Michela Dall'Aglio, Doppiozero, 14/06/2021
Nudità e pudore. La misoginia religiosa
Delphine Horvilleur, La Stampa, 28/05/2021
Se Eva non fosse nata da una costola