Mensagem do Patriarca Ecuménico Bartolomeu

X Congresso Litúrgico Internacional | Bose, 31 Maio - 2 Junho 2012
IDENTIDADE E TRANSFORMAÇÃO
A Adaptação litúrgica das igrejas

Organizado pelo Mosteiro de Bose 
com a colaboração do
Secretariado Nacional para os Bens Culturais da Igreja da Conferência Episcopal Italiana

Sua Santità il Patriarca Ecumenico Bartholomeos IMENSAGEM DO PATRIARCA ECUMÉNICO BARTOLOMEU I
(texto original em francês)

Caro fr. Enzo, priore della Comunità di Bose,
amati fratelli e sorelle,
distinti delegati e partecipanti,

è con grande gioia che ci indirizziamo agli organizzatori e ai partecipanti del X Convegno liturgico internazionale di quest’anno, organizzato in collaborazione con l’ufficio nazionale dei beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale italiana, rivolgendo un saluto personale e benedicendo quest’assemblea accademica foriera di buoni auspici. Quale tema di riflessione avete scelto una questione cruciale: “Identità e trasformazione. L’adeguamento liturgico delle chiese”.

Molto spesso la gente percepisce la chiesa come una realtà immutabile, un’istituzione non soggetta ad alcuna forma di adattamento o di sviluppo, ma piuttosto una realtà che resta identica o immutata attraverso i secoli. È naturalmente nostra convinzione che “Cristo è lo stesso ieri, oggi e per sempre” (Eb 13,8), e siamo stati assicurati che “le porte degli inferi non prevarranno contro la chiesa” (Mt 16,18). Inoltre, i padri della chiesa hanno perentoriamente affermato: “Manteniamo la tradizione così come l’abbiamo ricevuta” (Giovanni di Damasco, Le immagini divine 2,12), mentre più recentemente i patriarchi orientali hanno unanimemente dichiarato che “noi non aggiungiamo né sottraiamo nulla dalla tradizione” (Lettera dei patriarchi orientali, 1718).

Questo tuttavia è soltanto un volto della chiesa. Se la gente prende in considerazione soltanto questa dimensione, la sua prospettiva riguardo alla chiesa è certamente incompleta e perfino assai squilibrata. La saldezza e immutabilità della chiesa comprende soltanto una dimensione di essa nel suo sviluppo storico. In realtà c’è sempre stata crescita ed evoluzione. Nel corso dei secoli la chiesa ha fatto esperienza di trasformazione e cambiamento, la trasformazione e il cambiamento quasi ininterrotti propri di ogni organismo vivente: si tratta dello sviluppo quasi impercettibile di un’istituzione che respira, cioè il corpo di Cristo.

È precisamente per questa ragione che dobbiamo esaminare in ogni tempo l’esperienza e la prassi ecclesiale attraverso i tempi, piuttosto che limitare lo sguardo soltanto a una singola epoca, sia essa un’epoca d’oro o un periodo di declino. Addirittura potremmo essere tanto audaci da affermare che dovremmo anche esplorare i diversi modelli e applicazioni della chiesa secondo i diversi riferimenti liturgici e culturali, siano essi contesti puramente architettonici o devozionali.
Questo è il motivo per cui siamo particolarmente contenti che il vostro convegno prenderà in rassegna un ampio spettro di adeguamenti liturgici nelle chiese: dalle forme storiche a quelle moderne, dalle forme delle chiese cattedrali a quelle delle chiese monastiche, dalle forme iconografiche a quelle architettoniche, e dalle forme tradizionali a quelle riformate.

La nostra preghiera è che possiate così apprezzare come identità e trasformazione siano di fatto profondamente intrecciate e inseparabili, dal momento in cui, alla fine e al di là di tutto, l’identità fiorisce sempre nella trasformazione, e, allo stesso tempo, la trasformazione perdura sempre nell’identità.

Trasmettiamo a tutti voi i nostri auguri più fervidi per un’efficace e fruttuosa riflessione.

Devotamente vostro,

+ Bartholomeos
Arcivescovo di Costantinopoli
e Patriarca Ecumenico