Natale
7 gennaio 2025
“Un grido è stato udito in Rama”: questo versetto del profeta Geremia citato dall’evangelista Matteo, nella narrazione della terribile strage degli innocenti, esprime quell’incessante flusso di sofferenza scatenata dall’inaudita violenza che attraversa la storia dell’umanità, da Abele ucciso dal fratello Caino (cf. Gen 4,1-8) fino ai nostri giorni; anzi, fino alla fine della storia, come dirà Gesù nel discorso escatologico: “Sentirete parlare di guerre… si solleverà nazione contro nazione… Il fratello farà morire il fratello…”.
Vangelo della domenica
5 gennaio 2025
II domenica dopo Natale
Giovanni 1,1-18 (Sir 24,1-4.8-12; Ef 1,3-6.15-18)
di Luciano Manicardi
Il mistero del Dio che cerca comunione con l’uomo ed entra in relazione con lui viene espresso al meglio non dal linguaggio razionale e analitico, ma dal linguaggio evocativo, simbolico e sintetico della poesia e della preghiera, della narrazione poetica. Dietro quel mistero teologico, infatti, vi è il mistero dell’amore.