Vangelo del giorno
30 ottobre 2025
Parlare a nuora perché suocera intenda. Il detto della sapienza popolare si attaglia alla perfezione a questo incontro tra Gesù e alcuni farisei. “Vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere” – gli dicono, dissimulando la loro brama di toglierlo di mezzo, in un modo o nell’altro, mentre il re di Galilea non desiderava altro che vederlo, ammirare all’opera quel saltimbanco dei miracoli (cf. Lc 23,8). Sta al gioco Gesù, e fingendo di rivolgersi a “quella volpe” risponde per le rime a quei volponi. Con finto altruismo, lo invitano ad andarsene ora per salvarsi la vita? Ebbene, lui svela loro un altro senso del tempo, dell’andare e della vita stessa.
Vangelo della domenica
2 novembre 2025
Memoria dei fedeli defunti
Giovanni 6,37-40 (Gb 19,1.23-27)
di Luciano Manicardi
La morte di Gesù, compimento di una vita segnata dall’amore, diviene apertura di speranza e di vita per i credenti in lui: la morte è trasfigurata quando diviene un atto di amore. L’amore di Dio e di Gesù è all’origine della resurrezione, atto di amore. E la resurrezione è la promessa che Gesù fa nei confronti degli esseri umani, di coloro che Dio gli ha dato e che egli non perderà ma risusciterà nell’ultimo giorno.