Message de l'archevêque d'Athènes, Christodoulos

Partecipando alla luce increata siamo resi incorruttibili; ma tale luce diventa partecipabile nella misura della personale capacità di accoglienza di ogni fedele. La luce trasfigurante scaturisce da tutti i sacramenti della Chiesa i quali realizzano in noi una buona trasformazione. La luce del Santissimo Sepolcro è presente nel battesimo trasfigurante di colui che accede ad esso. La luce del Tabor è presente quando si riceve la divina eucaristia. Per questo la Tradizione ortodossa è piena di luci, luci salvifiche ma anche accidentali, luci sacramentali, ma anche simboliche e liturgiche.

Attraverso la Trasfigurazione di Cristo i discepoli sono stati resi degni di vedere la gloria e lo splendore di Dio. La Trasfigurazione è oggetto di riferimento e di analisi da parte dei padri della chiesa e, tra gli altri, di san Gregorio Palamas nel XIV secolo. La stessa luce che ha brillato nella Trasfigurazione l’hanno vista i discepoli del Signore, la cerchia più ampia dei discepoli, i settanta e i cinquecento, il protomartire Stefano, in modo eccezionale Paolo, ancor prima di diventare cristiano, i martiri della Chiesa, gli asceti e tutti i santi. La visione della luce del Cristo Risorto costituisce un elemento basilare della nostra tradizione.

Augurando tale illuminazione a tutti voi che in modo eccellente vi deliziate dei sacri testi sulla Trasfigurazione, vi abbraccio nel Signore,

L’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia
+ Christodoulos

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