La paternité spirituelle: éléments bibliques
Conclusione
Parafrasando un’affermazione di Pierre Lenhardt a proposito della
trasmissione della Torah da parte dei maestri d’Israele, potremmo dire
che come non si riceve la vita senza genitori, così non si ricevono la
parola di Dio e i fondamenti della vita nello Spirito senza un padre
spirituale saldamente radicato nel Vangelo di Cristo. Sì, il cristiano
è chiamato a ricevere la vita da chi è stato reso capace di donarla,
per essere poi in grado di trasmetterla a sua volta a quanti verranno
dopo di lui. È quel movimento ben espresso ancora da Origene:
«Prendiamo a esempio Paolo che istruisce Timoteo: Timoteo riceve da
Paolo dei suggerimenti e poi va lui stesso alla fonte da cui Paolo è
venuto; vi attinge e Timoteo diventa uguale a Paolo» (Frammenti del commento alla Prima lettera ai Corinti [su 1Cor 2,12-15]).
«Cristiani non si nasce ma si diventa» (Tertulliano, Apologetico
XVIII,5) grazie alla mediazione di un padre o di una madre che sappiano
esercitare l’arte dell’accompagnamento nello Spirito. Che sappiano cioè
guidare nella libertà e per amore, e con infinita pazienza, alla vita
in Cristo, alla vita secondo Dio, «il Padre dal quale ogni paternità
nei cieli e sulla terra prende nome» (Ef 3,14-15).
ENZO BIANCHI