Vangelo del giorno
20 ottobre 2025
La prima considerazione che mi sembra proporre il testo è che non si può piegare l’Evangelo e farlo diventare la giustificazione dei propri diritti, di un “dammi!” che abbia l’avvallo autorevole del Signore.
Inoltre Gesù non risponde alla richiesta dello sconosciuto entrando nel “chi ha ragione”; non si propone come istanza giuridica migliore, superiore ai tribunali umani e al diritto; è consapevole dei limiti della sua persona, pur sapendo di essere il Figlio di Dio cui è dato ogni potere.
Vangelo della domenica
26 ottobre 2025
XXX domenica nell’anno
Luca 18,9-14 (Sir 35,15b-17.20-22a)
di Luciano Manicardi
Vi è una fiducia in se stessi, un credersi giusti, che rende non accetta la preghiera del fariseo al tempio, così come vi è la possibilità di un culto che è solo una farsa, una burla, anzi, un atto criminale, perché commisto a ingiustizia ed empietà. Nella preghiera si riflette e si svela l’autenticità o la falsità di ciò che si vive e delle persone che siamo.