La via della pace
24 aprile 2025
Pace a voi. Pace a voi. Pace a voi. Per tre volte nel nostro testo ritornano queste parole di pace che il Risorto rivolge ai suoi discepoli mentre se ne stanno rinchiusi per paura dei Giudei.
Pace a voi. Pace a voi. Pace a voi. Per tre volte nel nostro testo ritornano queste parole di pace che il Risorto rivolge ai suoi discepoli mentre se ne stanno rinchiusi per paura dei Giudei.
“Ma se Cristo non è risorto vana è la vostra fede” (1Cor 15,17).Ecco il forte grido di san Paolo ai cristiani increduli di Corinto. Dunque, se, come i discepoli, abbiamo dubbi sulla resurrezione, significa che la nostra fede è vuota e vana?
Invasi dalla luce pasquale, riceviamo i racconti degli incontri con il Risorto. Con rinnovato stupore oggi ascoltiamo i versetti conclusivi del vangelo secondo Matteo, che poco prima aveva narrato delle guardie al sepolcro, del gran terremoto, dell’angelo che annuncia a Maria di Màgdala e all’altra Maria di non avere paura, perché colui che cercano è risorto, come aveva detto. È Gesù stesso ad andare loro incontro, a confortarle e confermarle: “Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno” (Mt 28,10).
All’indomani della Pasqua, oggi e ancora nei giorni successivi la chiesa ci guida a meditare i racconti delle apparizioni del Risorto, perché possiamo riascoltare e interiorizzare l’annuncio gioioso della vittoria di Cristo sulla morte, su ogni situazione di morte.