Vangelo del giorno
12 luglio 2025
Il brano di oggi, che è strettamente legato a quanto lo precede circa le persecuzioni annunciate ai discepoli, ci dice innanzitutto che queste fanno parte della sequela perché «un discepolo non è da più del maestro […] se hanno chiamato Beelzebul il padrone di casa, quanto più i suoi famigliari!» (v.24). Accanto però all’ineluttabilità del male Gesù per tre volte ci dice di “non temere” (v. 26, v.28, v.31).
Vangelo della domenica
13 luglio 2025
XV domenica nell’anno
Luca 10,25-37 (Dt 30,10-14)
di Luciano Manicardi
Come Gesù, in quanto parola fatta carne, è l’esegesi piena della parola di Dio, così il credente commenta la Scrittura vivendola, dandole carne e facendola avvenire nel suo corpo. Emerge così che i sensi di ogni parola biblica sono tanti quanti gli esseri umani che, ciascuno nella propria unicità, cercano di attuarla. Vi è un’esegesi che ciascuno è chiamato a fare della Scrittura e che lui solo può compiere.