Vegliate e pregate
La preghiera è tratta dal libro Una guida per la preghiera di Lancelot Andrewes, edizioni Qiqajon.
Vegliate e pregate in ogni momento,
perché possiate essere considerati degni
di sfuggire alle cose che accadranno (Lc 21,36).
Ama il Signore per tutta la tua vita,
e invocalo per la tua salvezza (Sir 13,14).
Se pregò lui, Cristo, che era senza peccato,
quanto più un peccatore dovrebbe pregare.
Dio però è uno che ascolta non la voce, ma il cuore.
Molto più contano i gemiti delle parole:
a questo scopo Cristo gemette,
per darci un esempio di gemito.
Non è che Dio desideri che noi lo supplichiamo,
o ami che noi ci prostriamo:
il profitto di ciò è nostro,
e riguarda piuttosto il nostro vantaggio.
La preghiera ascende, la pietà discende.
La grazia di Dio è più ricca della preghiera:
Dio concede sempre di più di quanto gli si chiede.
Dio ti comanda di chiedere,
e ti insegna cosa chiedere,
e promette ciò che tu chiedi,
e gli dispiace se tu non chiedi:
e nonostante ciò tu non chiedi?
La preghiera è un riassunto della fede,
un’interpretazione della speranza.
Non è con i piedi,
ma con la preghiera che Dio è arrivato a noi.
La fede fa sgorgare le nostre preghiere
ed è fondata sulla preghiera.
Continuate perciò a lavorare fervidamente
nelle preghiere (Col 4,12),
a pregare sempre senza cessare (Lc 18,1),
a pregare in spirito e verità (Gv 4,23).
La fede è il fondamento e la base della preghiera:
il fondamento della fede è la promessa di Dio.
Elevate i vostri cuori.
Colui che ci ha fatto vivere,
lo stesso ci ha insegnato a pregare.
La preghiera degli umili trapassa le nubi (Sir 35,17).
La preghiera è un colloquio con Dio.