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30 aprile

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G.B.COTTOLENGO
G.B.COTTOLENGO

Giuseppe Benedetto Cottolengo (1786-1842)
presbitero

Nel calendario della chiesa ambrosiana si ricorda oggi Giuseppe Benedetto Cottolengo, presbitero e fondatore della Casa della Divina provvidenza. Nativo di Bra, nei pressi di Cuneo, Giuseppe Cottolengo, al pari di molti altri aspiranti al presbiterato del suo tempo, ebbe molte difficoltà nello studio per la chiusura dei seminari seguita alla Rivoluzione francese. Egli riuscì tuttavia a ricevere l'ordinazione presbiterale all'età di venticinque anni, nel 1811, nel seminario di Torino. Dapprima, si dedicò intensamente agli studi teologici, entrando a far parte di una congregazione torinese di preti teologi; ma la sua vera vocazione si rivelò essere un'altra.
Dedito già da tempo a un ripensamento silenzioso, anche difficile, della strada intrapresa, egli s'imbatté nella drammatica situazione di una malata che nessun ospedale, per diversi motivi, voleva o poteva accogliere. Cottolengo iniziò così nel 1827 a creare uno spazio di accoglienza per ogni sorta di malati «rifiutati» dalla società: poveri e orfani, malati di mente e invalidi. Nei restanti quindici anni della sua vita, Giuseppe Benedetto diede vita a una serie impressionante di iniziative caritatevoli, fondando la Casa della Divina provvidenza e avviando una congregazione di preti, suore e laici dediti al sostegno dei malati più emarginati della società. Vero e proprio «genio del bene», come lo definirà papa Pio IX, Cottolengo manifestò come la multiforme sapienza dell'uomo di fede possa trovare risposte a ogni appello rivolto dai bisogni lancinanti degli ultimi e degli abbandonati. Cottolengo morì dopo aver contratto il tifo, il 30 aprile del 1842. Al momento della sua morte, le sue case di accoglienza avevano curato più di 6.500 malati.


TRACCE DI LETTURA

Esercitate la carità, ma esercitatela con entusiasmo! Per far del bene ai poveri dovete, se occorre, insozzarvi fino al collo: questa è la carità che dovete esercitare.
Non fatevi chiamare due volte: siate solleciti! Interrompete qualunque altra occupazione, anche santissima, e volate in aiuto dei poveri.
E' una bella cosa sacrificare la salute e anche la vita per il bene dei nostri fratelli abbandonati o infermi. Essi sono i nostri padroni e i nostri fratelli, sono le perle della Piccola casa.
E non facciamo economia con i poveri, perché quanto abbiamo è tutto loro, e noi stessi apparteniamo a loro e non ad altri.

(G. B. Cottolengo)


PREGHIERA

O Dio, che soccorri con larghezza paterna
quelli che confidano in te,
concedi per l'intercessione
di san Giuseppe Benedetto Cottolengo
che ci dedichiamo al servizio dei poveri
affinché otteniamo la ricompensa
promessa ai misericordiosi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo,
tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito santo,
per tutti i secoli dei secoli.


LETTURE BIBLICHE
Is 58,6-11; Mt 25,31-46


LE CHIESE RICORDANO...

ANGLICANI:
Pandita Mary Ramabai (+ 1922), traduttrice delle Scritture

CATTOLICI D'OCCIDENTE:
Pio V (+ 1572), papa (calendario romano e ambrosiano)
Giuseppe Benedetto Cottolengo, presbitero (calendario ambrosiano)

COPTI ED ETIOPICI (22 barmūdah/miyāzyā):
Alessandro I (+ 344 ca), 19° patriarca di Alessandria (Chiesa copta)

LUTERANI:
David Livingstone (+ 1873), evangelizzatore in Africa

MARONITI:
Giacomo, apostolo

ORTODOSSI E GRECO-CATTOLICI:
Giacomo, fratello di Giovanni, apostolo
Efrem Mazqvereli il Grande (IX sec.), vescovo (Chiesa georgiana)
Paisio della Lavra delle Grotte di Kiev (+ 1893), folle per Cristo (Chiesa ucraina)