Se chiederete
5 giugno 2025
Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 16,23b-33 (Lezionario di Bose)
In quel tempo Gesù disse: « In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. 24Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.25Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l'ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. 26In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: 27il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. 28Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
29Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. 30Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio». 31Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32Ecco, viene l'ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
33Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
“In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà”
Se questa sentenza di Gesù in Giovanni viene estrapolata dal suo contesto può diventare pericolosa per la fede: e se non siamo esauditi? Colpa nostra? colpa di Dio o di Gesù? Meglio se guardassimo il senso profondo di questa parola piuttosto che fissarci sui nostri bisogni e desideri frustrati dalla non risposta del Padre. Gesù sembra certo e questo ci invita a porci qualche domanda per indagare sul senso:
A chi Gesù si indirizza?
Qual è la cosa che si chiede al Padre?
Che cosa vuol dire “nel mio nome”?
Qual è lo scopo del chiedere?
Il capitolo 16 di Giovanni fa parte dei capitoli (dal 14 al 17) che possiamo leggere come “il testamento di Gesù ai suoi discepoli”. Gesù vi parla della sua partenza vicina, della promessa dello Spirito, dell’amore del Padre, del legame indefettibile con i suoi discepoli, dopo aver consegnato loro il comandamento nuovo “amatevi gli uni gli altri come vi ho amato”. (Gv 13,34)
A chi Gesù si indirizza?
Ai discepoli del suo e di tutti i tempi. Possiamo dunque sentirci interpellati: “se chiederete qualche cosa”.
Ogni giorno recitiamo la preghiera che i discepoli stessi hanno chiesto a Gesù di insegnar loro e sono indicate le cose che possiamo chiedere al Padre: “Sia santificato il tuo Nome, venga il Tuo regno, sia fatta la tua volontà, dacci il pane quotidiano, rimetti i nostri debiti, non abbandonarci alla tentazione, liberaci dal male.” (Mt 6,9)
Sono le “cose” chieste da Gesù al Padre Suo. Egli ha consegnato ai discepoli la propria preghiera e dunque preghiamo nel suo nome.
Ma qual è LA COSA particolare che si chiede al Padre in questi capitoli?
Gesù rivela in questi capitoli del suo testamento che pregherà il Padre affinché i suoi discepoli ricevano lo Spirito Santo. Parla della promessa dello Spirito o del Paraclito a cinque riprese.
“Io pregherò il Padre ed egli vi darà…lo Spirito della verità” Gv14,16-17
Ecco forse la “cosa” che si chiede al Padre nel nome di Gesù. “Il Padre vostro darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono”. (Lc 11,13)
"La preghiera allo Spirito Santo introduce a tutte le preghiere perché ogni preghiera autentica si dispiega nel soffio dello Spirito". (Olivier Clément)
Che cosa vuol dire “nel mio nome”?
Se Gesù rivela e ci consegna le sue preghiere più intime è affinché potessimo entrare nella sua preghiera tramite la potenza dello Spirito, e avere “gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Ef 2,5). Essendo da lui stesso chiamati “amici” siamo invitati a capire sempre di più la sua persona, il Suo Nome, per pregare in verità, nello Spirito di verità.
Qual è lo scopo del chiedere lo Spirito Santo?
Gesù disse: “Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena” (v.24).
Quando è che la gioia dei discepoli e quella nostra sarà piena? Quando attraverso la testimonianza dello Spirito ricevuto dal Padre (15,36) vivremo della vittoria dell’amore assoluto di Cristo sul mondo, la sua gioia promessa e la sua pace. Vittoria la cui manifestazione è la Sua resurrezione dai morti.
sorella Sylvie