Il miracolo della relazione
4 luglio 2024
Gesù vede, “vede la fede” di quel paralitico e dei compagni che lo portano. Non si limita a notare che hanno fede, non si gongola nel considerare che essi credono nelle sue capacità taumaturgiche. Il suo sguardo non si fissa né sulla fede in astratto, né su sé stesso ma su quegli uomini: Gesù vede la loro fede. Sa che per loro la malattia è conseguenza del peccato e non si sofferma a smentire questa convinzione tradizionale. Lo farà altrove (cf. Gv 9,3), ma qui non lo ritiene necessario. Gesù vede quell’uomo e capisce che un semplice “alzati e cammina” non gli basterebbe. Quell’uomo è schiacciato dai sensi di colpa, letteralmente paralizzato dalla sensazione di essere stato punito da Dio, ma crede che quel nazareno può liberarlo. È questa la fede che Gesù vede e così a quell’uomo dice: “Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati”.