“È fuori di sé!”

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9 giugno 2024

X Domenica nell’anno
Marco 3,20-35
di Luciano Manicardi

L’appartenenza alla comunità di Gesù non ha altro criterio che il fare la volontà di Dio: non vi sono privilegi, appartenenze di diritto o acquisite una volta per tutte, ma l’appartenenza a Dio avviene solamente tramite l’ascolto della parola di Dio che conduce a rinnovare ogni giorno la fedeltà alla volontà del Padre. Per cui ci possiamo porre la domanda: chi è dentro e chi è fuori?

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Un’alterità libera e solidale

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26 maggio 2024

SS. Trinità
Matteo 28,16-20
di Sabino Chialà

Siamo stati salvati da un Dio esperto di quelle relazioni a noi così difficili eppure così essenziali. Il modo di essere e di operare delle tre persone della Trinità, quell’alterità libera e solidale, può dunque sostenere e ispirare i nostri cammini verso la comunione.

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Una testimonianza dilatata

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19 maggio 2024

Pentecoste
Giovanni 15,26-27; 16-12-15
di Sabino Chialà

Lo Spirito è donato per dilatare la testimonianza pasquale dei discepoli negli spazi infiniti di ogni tempo e di ogni luogo; ma anche per portare a compimento la rivelazione dell’unico mistero di salvezza, che non è concluso, ma aperto a un “non ancora” ignoto, che lo Spirito continua ad ispirare e di cui la chiesa non deve aver paura.

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I segni del Risorto

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12 maggio 2024

Ascensione del Signore
Marco 16,15-20
di Sabino Chialà

Gesù è sottratto e i discepoli sono spinti oltre, a riprendere il cammino. Questo evento segna certamente una fine e un nuovo inizio, ma soprattutto segna il passaggio a una nuova forma di presenza del Maestro con i suoi e nel mondo. Il Signore Gesù torna al Padre, ma al contempo resta presente e operante nella vita e nell’azione della sua comunità.

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Rimanere

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5 maggio 2024

VI domenica di Pasqua
Giovanni 15,9-17
di Sabino Chialà

Gesù chiede di rimanere in lui, nell’intimità con lui: non chiede di amare Dio, né di amare lui, il Figlio. Chiede invece di rimanere nel suo amore, cioè di fare esperienza di questo amore donato. Risposta umana all’azione di Dio è riconoscere e accettare di dimorare nell’azione amante del Padre, attraverso il Figlio.

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