Vangelo del giorno
26 novembre 2024
Gesù ha appena cercato di trasmettere ai discepoli uno sguardo diverso sulla realtà, rivelando come il gesto apparentemente insignificante di una povera vedova sia in realtà più carico di valore agli occhi di Dio di tante offerte di ricchi e riti solenni nel tempio di Gerusalemme. Ed ecco che “alcuni” – certamente dei discepoli (cf. Mc 13,1) – si affrettano a cambiare argomento: sentono che il tono del discorso sta diventando troppo impegnativo. Subodorano che forse Gesù sta chiedendo anche a loro di comportarsi come quella vedova, che dona “tutta la sua vita” (un po’ come quando, in Mt 16,22, Pietro cerca di allontanare la prospettiva della passione del Messia: “Dio te ne scampi!”).
Vangelo della domenica
24 novembre 2024
XXXVI domenica nell’anno
Giovanni 18,33b-37
di Sabino Chialà
Gesù sa di essere il re-messia e discendente di Davide, e dunque di adempiere la promessa, ma la sua regalità è altra rispetto a quella di Davide e a quella che molti si attendevano e forse si attendono ancora. Altra certamente rispetto a quella mondana. Celebrare la regalità di Gesù è l’occasione per cogliere alcuni tratti di questa “regalità altra” esercitata da Gesù.