Con i modi del Signore

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11 luglio 2021

Mc 6,7-13
XV Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

La missione non è frutto dell’iniziativa personale, non è espressione del protagonismo del credente che si inventa avventuriero della fede o che intende “salvare il mondo” con le sue buone ed eroiche intenzioni e disposizioni. Il missionario è un chiamato: quindi dev’essere anzitutto una persona obbediente alla parola del Signore, disposto a rinnovare la propria chiamata giorno per giorno con l’ascolto quotidiano della parola di Dio. La missione dice dunque riferimento fondante a Colui che invia, prima ancora che rapporto con i destinatari dell’annuncio.

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Che Gesù conosco?

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4 luglio 2021

Mc 5,21-43
XIII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

Chi è Gesù? Questa la domanda che emerge con forza: cosa vuol dire conoscerlo? C’è una conoscenza di Gesù che è ostacolo, trappola e non aiuto per incontrarlo. Il rischio, del singolo credente, della chiesa nel suo insieme, di un gruppo o di una comunità cristiana, è di fare di Gesù la proiezione dei propri sogni, il vuoto contenitore dei propri desiderata, di imprigionarlo all’interno delle proprie immagini. Un Gesù che mi riflette e mi conferma, invece di inquietarmi e di spingermi a conversione.

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Incontri di guarigione

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27 giugno 2021

Mc 5,21-43
XIII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

Ognuno, nel proprio bisogno, va a Dio con il proprio linguaggio, con tutto se stesso, con la verità di se stesso. E supplicare non è solo proferire parole che chiedono aiuto, ma è atto di tutta la persona che si “piega sotto”, si raggomitola all’ombra del Signore, si rifugia in lui cercando relazione e salvezza.

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La traversata della vita

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20 giugno 2021

Mc 4,35-41
XII Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

La traversata delle acque di un lago di Tiberiade in tempesta evoca il “frammezzo” che c’è fra una nascita e una morte, tra la nudità in cui si viene al mondo e lo spogliamento con cui si lascia il mondo, fra l’inermità naturale e spontanea alla nascita e il faticoso, difficile e doloroso, farsi inerme a cui il finire della vita ci conduce. Evoca la nostra vita con il senso che le abbiamo accordato e la direzione che le abbiamo impresso obbedendo alla parola di Gesù.

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Il paradosso del seme

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13 giugno 2021

Mc 4,26-34
XI Domenica nell’anno
di Luciano Manicardi

Il nostro rapporto con la realtà richiede la forza di non cedere all’evidenza, di non arrendersi al visibile, ma di credere al paradosso, cioè che gli ultimi saranno i primi, che gli afflitti saranno beati, insomma di credere alla forza del vangelo. Il paradosso che sempre le parabole ci pongono di fronte è il paradosso stesso della fede cristiana, della morte salvifica del crocifisso. Esattamente come il Regno di Dio che è simile a un seme gettato e che deve essere sepolto nella terra, deve morire per germinare.

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