Comunione con Dio

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8 gennaio 2023

Mt 3,13-17
Battesimo del Signore
di Luciano Manicardi

L’evento del battesimo di Gesù nel Giordano a opera di Giovanni, evento in seguito al quale lo Spirito di Dio viene su Gesù (Mt 3,13-17), è preannunciato dalla figura del Servo del Signore su cui Dio pone il suo Spirito (Is 42,1-4.6-7) e proclamato da Pietro nella sua predicazione come atto con cui Dio ha “unto” in Spirito santo Gesù (At 10,34-48). Lo Spirito di Dio che rimane su Gesù significa la comunione piena tra il Padre e il Figlio, tra Dio e Gesù.

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Pienezza del tempo

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1 gennaio 2023

Lc 2,16-21
di Luciano Manicardi

La festa del 1 gennaio, che quest’anno cade in domenica, è dedicata a Maria madre di Dio, ma i temi teologici che essa contiene sono diversi: non solo la divina maternità di Maria, ma anche la circoncisione e l’imposizione del nome a Gesù.

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Il segno di un bambino

25 dicembre 2022

Lc 2,1-14
Natale del Signore

di Sabino Chialà

Fratelli e sorelle,
eccoci anche quest’anno dinanzi al mistero grande del Dio che si fa uomo; del Dio che si fa uno di noi, che assume la nostra carne ed entra nella nostra storia. I cristiani hanno visto in questo evento l’adempimento delle profezie che abbiamo ascoltato. La promessa fatta a Davide per bocca di Natan: la nascita di un discendente regale, cui Dio stesso avrebbe fatto da padre (2Sam 7,1-16). La promessa fatta attraverso Michea: a Betlemme sarebbe nato un pastore per Israele (Mi 5,1-4). E poi Sofonia il quale annuncia che Dio stesso avrebbe dimorato in mezzo al suo popolo, come Salvatore potente (Sof 3,14-17). Infine la profezia di Isaia: un bambino, un figlio, nato per noi, detto “Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace” (Is 9,1-6).

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Non temere di prendere con te Maria

18 dicembre 2022

Mt 1,18-24
IV domenica di Avvento

di Luciano Manicardi

Il testo evangelico (Mt 1,18-24) è forse l’unico all’interno di tutti i vangeli in cui la figura di Giuseppe è decisamente centrale. Così questa domenica, tutta ormai tesa alla nascita del bambino, offre l’occasione, più unica che rara, per riflettere sulla figura di Giuseppe e su ciò che ha da dirci sulla paternità. Riflessione inconsueta visto che nella tradizione egli è rimasto sempre in secondo piano rispetto alla figura di Maria e paradossale poiché egli fu padre di Gesù ma non secondo la carne.

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Dinanzi a te io mando il mio messaggero

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11 dicembre 2022

Mt 11,2-11
III domenica di Avvento

di Luciano Manicardi

La pazienza è l’arte di vivere l’incompiuto, l’inadeguato e la parzialità. La preghiera ebraica che recita: “Io credo con fede piena e perfetta alla venuta del Messia e, benché tardi, io l’attendo ogni giorno” esprime l’idea di pazienza insita nell’attesa. Nel “benché tardi” vi è la drammaticità dell’incompiuto e dell’irredento sperimentati nel quotidiano. La pazienza, necessaria per chi vive nella storia l’attesa del Regno, va esercitata nei confronti di Dio, della chiesa e di se stessi.

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