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Bose è una comunità di monaci e di monache appartenenti a chiese cristiane diverse che cercano Dio nell'obbedienza al Vangelo, nella comunione fraterna e nel celibato. Una comunità che si pone al servizio degli uomini e delle donne del nostro tempo.


Vangelo del giorno

Il dovere di aprire gli occhi

25 novembre 2025

Gesù, ogni giorno, insegna nel tempio a Gerusalemme. I responsabili religiosi e i capi del popolo cercano di farlo morire (Lc 20,19), mentre la gente lo ascolta con attenzione (Lc 19,47). È in questa tensione — tra il rifiuto di alcuni e l’accoglienza di altri — che Gesù si muove e si rivolge ai suoi discepoli, con un’esortazione alla vigilanza e al discernimento. 

Vangelo della domenica

Libero da sé

23 novembre 2025

XXXIV Domenica nell’anno
Luca 23,35-43 (2Sam 5,1-3 – Col 1,12-20)
di Luciano Manicardi

Gesù ha potuto annunciare con forza e autorevolezza l’esigenza dura e sconcertante del perdere la propria vita solo perché la viveva. E l’ha vissuta non solo sulla croce, ma in tutto il cammino terreno che alla croce l’ha condotto. Tutta la sua vita, ovvero tutta la narrazione evangelica, andrebbe letta avendo presente che ogni gesto e ogni parola di Gesù hanno dietro di sé questo atteggiamento di libertà dalla volontà propria.

Per pregare con noi

Preghiera dei giorni: Martedì (II)

25 novembre 2025

Creatore eterno d’ogni cosa
la notte e il giorno tu governi
e rendi bello e vario il tempo
nell’alternarsi delle ore.

Giovani

Tu non sei solo

Gesù sta morendo in croce. Da solo. I discepoli e il Padre lo hanno abbandonato. Le persone ostili ai piedi della croce lo scherniscono. Persino uno dei compagni di pena lo deride. Le domande si fanno attanaglianti. Il Figlio di Dio muore in croce, il posto dei senza Dio? Non è il fallimento della strada percorsa da Gesù e il segno che la via di Dio è altra? Dio tace. Gesù troverà aiuto?
Accade qualcosa di inatteso. L’altro condannato a morte, un essere umano anonimo, si rivolge a Gesù: “Gesù, ricordati di me quando sarai giunto nel tuo regno!” (Lc 23,42). È l’unica persona nei vangeli che chiama Gesù per nome senza alcun altro titolo e si affida a lui, quando Gesù è totalmente impotente.