Vangelo del giorno
23 luglio 2024
Siamo al capitolo 12 di Matteo, capitolo in cui il conflitto tra Gesù e i farisei e gli scribi diventa più aspro (al v.14 i farisei “uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire” e al v. 38 alcuni scribi e farisei pretendono un segno e sono apostrofati da Gesù come “generazione malvagia e adultera”) e in cui Gesù rivela se stesso come colui che vive la parola profetica: “Voglio l'amore e non il sacrificio” (Os 6,6) e “Ecco il mio servo, che io ho scelto....Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia (Mt 12,18-20). Questo è un capitolo di passaggio nella predicazione di Gesù: egli ormai si rivolge sempre di più ai discepoli dopo aver constatato la mancata ricezione della sua parola da parte di farisei e scribi e la non affidabilità delle folle. Le folle ancora lo seguono (vedi 14,13), ma ad esse parla in parabole, la cui chiave interpretativa è riservata ai discepoli (v. 13,36).
Vangelo della Domenica
21 luglio 2024
XVI domenica nell’anno
Marco 6,30-34
di Sabino Chialà
Il luogo deserto in cui gli apostoli sono invitati a ritirarsi diventa così il luogo deserto in cui loro stessi dovranno dare da mangiare alle folle affamate: non vi è più opposizione tra le due dimensioni! E in quel deserto Gesù dispenserà un nutrimento che ricorda la manna con cui Dio aveva sfamato i figli d’Israele. Lì imbandirà un banchetto ben diverso da quello in cui appena prima Erode aveva fatto uccidere Giovanni il Battista: un banchetto di misericordia.