Warning: getimagesize(images/newsletter/giovani/16_03_21_giovani_aironi.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Warning: getimagesize(images/newsletter/giovani/16_03_21_giovani_aironi.jpg): failed to open stream: No such file or directory in /home/monast59/public_html/plugins/content/multithumb/multithumb.php on line 1563

Obbedienza o ascesi?

Multithumb found errors on this page:

There was a problem loading image 'images/newsletter/giovani/16_03_21_giovani_aironi.jpg'
There was a problem loading image 'images/newsletter/giovani/16_03_21_giovani_aironi.jpg'
Leggi tutto: Obbedienza o ascesi?

La beata Sincletica disse: 
“Se siamo in un cenobio 
dobbiamo preferire l’obbedienza all’ascesi"

Quando si vive insieme ad altri (cenobio in greco vuol dire “vita comune”), bisogna preferire l’obbedienza all’ascesi, secondo il detto di Sincletica. Cosa può significare per noi, oggi, preferire l’obbedienza all’ascesi?

Continua la lettura

Madeleine Delbrêl

Leggi tutto: Madeleine Delbrêl

Assidua nell’ascolto della parola di Dio contenuta nei vangeli, Madeleine è capace di narrare quella parola di vita a ogni essere umano, con autenticità e semplicità. Giorno per giorno, assieme alle poche compagne che ne condividono lotte e speranze, Madeleine fa riaffiorare le esigenze radicali del vangelo, liberandole da schematismi e pesantezze.

Continua la lettura

don Pino Puglisi

Leggi tutto: don Pino Puglisi

La linfa vitale delle mafie è il muro di omertà e di consenso che si creano fra la gente: don Pino lo sapeva e, per contrastarlo, giorno dopo giorno educava gli adolescenti alla cultura della legalità; li rendeva consapevoli e desiderosi di rompere le catene che imprigionavano la Sicilia.

Continua la lettura

Se il tuo nemico ha fame...

Leggi tutto: Se il tuo nemico ha fame...

Il 17 luglio 1944, nel penultimo anno della seconda guerra mondiale, una processione di duemila prigionieri di guerra tedeschi veniva fatta marciare attraverso la piazza Rossa di Mosca. La folla, tutto intorno, osservava. Secondo la testimonianza del poeta Evgenij Evtušenko, che allora era un bambino, i marciapiedi brulicavano di spettatori, cui soldati e poliziotti facevano da cordone. La folla era composta in prevalenza di donne, donne russe con le mani arrossate dal duro lavoro, donne su cui aveva gravato e ancora gravava almeno metà del peso della guerra.

Continua la lettura